mercoledì 30 dicembre 2009

Il movimento dell'andare


Tutto passa. Tutto se ne va: l’attesa dei regali, il bacio della persona amata, Babbo Natale, il Natale propriamente detto e le feste a seguire, la nebbia, la neve, il balenio dei tizzoni dell’ultimo fuoco col suo fumo, le ricorrenze.


Ciao Futurismo, arrivederci (meglio a ritrovarci) fra altri cent’anni per il nuovo anniversario. Ciao.



Ed a Voi tutti, amici blogger e compagni d’avventura mille e mille auguri di Buon Anno.

Buon 2010 e Buon Futuro a tutti.

banzai43


lunedì 28 dicembre 2009

Futurismo … arrivederci

Con il prossimo esaurirsi del 2009 si completano le manifestazioni ed i ricordi del primo centenario del “Manifesto del futurismo” pubblicato da Tommaso Marinetti a Parigi nel 1909.

Futurismo, il movimento che voleva “dinamitare” la cultura italiana (ed europea) in ogni campo dell’arte, dalla letteratura alla pittura, dal balletto alla cucina, all’architettura, al cinema al teatro, alla moda e tanto altro ancora.

Un anno veloce, passato rapidamente, sfumato come il fumo d’una sigaretta.

Una sigaretta, appunto, ma futurista anch’essa . . .

Addio mia sigaretta

Fra le labbra questa stella che si fa uccidere per amore; questo fiore
che divora il suo stelo, in cerca dell’anima irraggiungibile; questa
fragilità di vestale che ha per Dio il fuoco; questa macchinetta che
fabbrica sogni nuvolosi.

MARIO CARLI

domenica 27 dicembre 2009

delle promesse


I giuramenti sono soltanto parole,
e le parole soltanto vento.

BUTLER, Hudibras

venerdì 25 dicembre 2009

L’albero di Natale

(in letteratura)

dalla rivista Internazionale n. 827/2009


Molti classici della letteratura internazionale hanno raccontato il Natale parlando di uno dei simboli delle feste, l’abete decorato con luci e palline colorate. Il New Yorker passa in rassegna questi riferimenti da Truman Capote ad Anton Cechov.

Truman Capote ricorda quando da ragazzo con un suo amico aveva abbattuto un abete per portarselo a casa in A Christmas memory: “‘Dovrebbe essere alto il doppio di un ragazzino, così che un ragazzino non possa rubare il puntale’, disse il mio amico. L’albero che scegliemmo era alto il doppio della mia altezza”.

Poi c’è Un albero di Natale di Charles Dickens: “C’era di tutto e anche di più. Una variopinta collezione di oggetti strani era appesa all’albero di Natale come frutti magici. Una materializzazione delle fantasie dell’infanzia. Tutto questo mi faceva pensare al fatto che tutti gli alberi e tutte le cose che esistono sulla terra avevano le loro decorazioni naturali, in quei tempi tanto belli da ricordare. Ora che sono a casa di nuovo e da solo, i miei pensieri vanno indietro a quel tempo, non riesco a resistere al fascino della mia stessa infanzia”.

L’albero di Natale di David Herbert Lawrence è in Aaron’s Rod: “‘Quello che ha detto Josephine è semplicemente che vorrebbe mettere delle candele su uno di quegli alberi là fuori invece di portarne uno dentro casa’, spiegò Robert. Subito dopo erano tutti intorno all’abete alla fine del prato. La notte intorno era silenziosa, calma. Non c’era vento. Solo qualche rumore di motore in lontananza. ‘Le accendiamo appena le abbiamo fissate o le conserviamo per il brindisi finale?’, chiese Robert”.

(immagine copiata dal Blog di Sherazade)

giovedì 24 dicembre 2009

A tutti gli amici

mille e mille auguri di Buone Feste e

di Buon Futuro

un abbraccio forte, forte

banzai43

domenica 20 dicembre 2009

La mala pianta

La mala pianta

Ho lasciato trascorrere una settimana prima di risolvermi ad un modesto intervento riguardo ai fatti della politica. La spinta a seguito dell’aggressione subita da Silvio Berlusconi, nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, ad opera di uno squilibrato (attivato o meno da qualcuno -tesi del complotto- non saprei).

Una settimana, come dicevo, impiegata ad ascoltare i commenti della gente della strada, leggere i giornali, sentire/vedere trasmissioni radio e TV. Rare le eccezioni; tutti, giustamente a rimproverare un gesto insensato, ignobile, inqualificabile, ingiustificabile; perdonabile esclusivamente, a mio avviso, in punto di cristiana bontà ed umana sofferenza.

Fatto con modeste conseguenze, per fortuna, ma che ben più gravi avrebbero potuto essere per il Paese e per l’uomo.

Quale, peraltro, il contesto dell’inquietante avvenimento? La nostra bella Italia pare non essere più in grado di distinguere fra confronto e scontro, fra avversario e nemico, fra rispetto ed odio, fra servizio pubblico e convenienza personale, fra bagattella e reato. Rami tutti, diabolici, della mala pianta dell’intolleranza.

Il bel Paese appare dimentico che chi, attraverso il voto, riceve l’investitura a governare ha tutto il diritto ed il dovere di farlo sinché un nuovo fatto, democratico, non elimini tale diritto. E’ altresì vero che dittature prendono avvio, talvolta, dalla democrazia, ma non credo (almeno sino ad ora) che sia pericolo ora corso dall’Italia.

Una cosa è certa e vale sia per i favorevoli sia per i contrari all’attuale Governo. Vi è un disamore sempre più marcato per la Politica. Quella con la P maiuscola quella della quale da tempo non si parla più, o meglio quella che non parla più, con parole di verità, agli elettori.

E’ il momento della micro-politica quella che smercia ammennicoli e pinzillacchere come progettualità di rilievo internazionale ed è dimentica dei treni dei pendolari (e non) con le zecche ed i cessi irrespirabili, del dissesto idrogeologico del territorio, della mafia e della camorra, dell’occupazione abusiva delle case popolari, dei salari a 900 euro mensili, delle pensioni da fame, ecc. ecc. eccetera.

Credo sia giunto il momento che chi fa politica si dia una calmata ed una mossa

Vero è che di De Gasperi, Nenni, Lombardi, Prampolini, Saragat, La Malfa (padre), Malagodi, Fanfani, Moro ed altri “padri” non se ne vedono in giro più da tempo, ma nel destino d’Italia, fra le oscure pieghe o gli angusti recessi vi sarà certo qualche uomo ancora probo, qualche uomo credibile ed onesto, pronto a considerare il bene pubblico prima del suo.

A noi tutti il compito di trovarli e prepararci, se già non sono in Parlamento, ad eleggerli alla prima occasione democraticamente possibile.

Buone feste, Italia. Paese del sole, dell’arte, della moda, della Ferrari e di poco altro.

banzai43

Per una donna onesta

è difficile

competere con una puttana.

MENANDRO

domenica 13 dicembre 2009

Amici miei ...


Amici miei carissimi eccomi nuovamente a Voi, timidamente, nella speranza di non essere stato dimenticato, per riprendere con Voi un discorso non finito, interrotto quasi d’improvviso la scorsa primavera per impegni maggiori del consueto, intoppi informatici, pigrizia, nuovi viaggi e così via.

In realtà senza un motivo vero, importante.

Non so cosa dire. Questa è la vita. Ed allora rieccomi.

A Voi tutti, assieme ad un fraterno abbraccio, il pensiero del giorno postato poco più sotto.

Ad majora.


banzai43

La poesia è qualcosa
di più filosofico e di più serio della storia,
perché le sue dichiarazioni appartengono all’universale
mentre quelle della storia appartengono al particolare.

Aristotele

domenica 14 giugno 2009

del denaro


soldi

Se volete saper il valore del denaro, pigliatene a prestito; perché chi va in prestito, va in cerca di affanni.

B. Franklin, Pensnsylvania Almanac, 1758

toro

A che serve il denaro? Chi non l’ha non ha coraggio; chi l’ha, ha dei pensieri; Chi l’ha avuto, ha dei rimpianti.

Logau, Sinngedichte, Geld

soldi2
 

giovedì 4 giugno 2009

dell'imbecillità



L'uomo grida: " Angelo mio! " La donna tuba: " Mamma, mamma! " E questi due imbecilli sono persuasi di pensare allo stesso modo.
Charles Baudelaire

mercoledì 27 maggio 2009

la fortuna e l'amore


L’amore e la fortuna ignorano la morale: sono due complici fatti per intendersi.

Etienne Rey,La chance

domenica 24 maggio 2009

...dell'essere liberi



Essere liberi

è meglio
che
essere ricchi.


Cneo Nevio (275 a.C. - 201 a.C.)
Romano. Famoso autore di Commedie e di Tragedie per l'originalità del suo lessico e per la solennità dei suoi versi. Di origine plebea militò nell'esercito romano durante la prima guerra punica.


sabato 23 maggio 2009

Il rito si rinnova


Oltre la laguna

il mare.

Qui la quiete là

l’acqua perigliosa.


Aria fina dall’acqua

smorza

il raggio bruciante del

tardo mattino.


Teste emergenti

forti corpi in campo

drappeggi colorati

tutt’attorno.


E si rinnova il rito.

L’abbronzatura è sovrana,

il tempo passa

e ‘l nuovo giorno avanza.

    banzai43

giovedì 21 maggio 2009

Abuso su minori


dall' IRISH INDEPENDENT (Irlanda)

segnalo e non commento. Si commenta da sé.
http://www.independent.ie

Irlanda, un rapporto denuncia gli abusi sessuali negli istituti cattolici

Dopo nove anni di lavoro la commissione Ryan ha pubblicato un rapporto che rivela sessant'anni di abusi sessuali e psicologici sui bambini negli istituti cattolici del paese. Secondo il rapporto, il governo era a conoscenza dei traumi sessuali, fisici e psicologici inflitti ai bambini dalle suore e dai preti all'interno degli istituti cattolici, ma non hanno fatto niente per fermare gli abusi. Circa 35mila bambini sono stati vittime delle violenze all'interno dei riformatori e delle scuole industriali fino agli inizi degli anni 90. Molti di loro hanno criticato il rapporto perché non ha rivelato i nomi dei colpevoli.

pescegrande ...


martedì 19 maggio 2009

Le valigie di Jorgito

Yoani Sànchez
E' una giornalista cubana.
Per sopravvivere traduce e
fa la guida turistica.
Nel 2007 ha aperto il blog
"Generation Y".
In esso parla della vita
quotidiana a Cuba.

Le valigie di Jorgito

da Internazionale n. 739, 30.4.2009

Il terzo giorno Jorgito ha cominciato a notare le tensioni e i problemi Internazionale 793, 30 aprile 2009 "Yordanka, è arrivato tuo fratello da Miami!", abbiamo sentito gridare domenica mattina. L'intera famiglia si è fatta dieci piani a piedi perché l'ascensore è fuori uso da sei mesi. Ma c'erano davvero buoni motivi per fare tutte quelle scale: Jorgito, che ha lasciato il paese tre anni fa, era tornato per la sua prima visita dall'altro lato dell'oceano. Nelle sue valigie c'erano maglioni dai colori appariscenti per i cugini, una pomata contro i dolori muscolari per il padre e alcune riviste con articoli su artisti famosi per la presidente del comitato di difesa della rivoluzione. Jorgito, però, non ha potuto portare più di un piccolo regalo per ogni parente. La sera in cui li ha distribuiti ha capito che la sua famiglia era insaziabile e che avrebbe dovuto impegnarsi molto di più per soddisfare le loro future richieste. Il terzo giorno Jorgito ha cominciato a notare le tensioni e i problemi. Per colazione la madre gli teneva da parte l'unico pezzo di burro mentre gli altri fratelli dovevano accontentarsi del pane. Quasi tutti gli amici del quartiere che incontrava gli raccontavano dei loro piani per emigrare, e scoppiavano a ridere quando lui gli chiedeva perché non cercavano di cambiare le cose qui. Dopo aver fumato l'ultima sigaretta della sua marca preferita (che si era portato da Miami), ha capito che non sarebbe riuscito a rimanere le due settimane previste. La rassegnazione e le privazioni materiali che segnavano la vita dei suoi familiari erano diventate insopportabili. Una mattina è andato all'aeroporto, portando solo una piccola borsa. Ha detto ai familiari che non sa quando si rivedranno. Purtroppo, per motivi di lavoro, è difficile che riesca a tornare presto.

olivetti

domenica 17 maggio 2009


Cerca di vincere i tuoi nemici
con la persuasione,
non con la forza.
Biante di Priene

sabato 16 maggio 2009

Una volta ancora


Una volta ancora

Pochi giorni or sono, nell'anno in cui una ingiusta sentenza stava per esaurire la propria ferocia, frutto d'una condanna che, da anni, la costringe ai "domiciliari", Aung San Suu Kyi è stata nuovamente incarcerata. Quale che sia, la motivazione "ufficiale" del nuovo arresto non conta. La Giunta militare di governo, al potere nel Myanmar, ha mostrato, una volta ancora, la propria paura, un vero terrore per le prossime elezioni ormai alle porte.

Aung San Suu Kyi è il Capo dell'opposizione. Un Capo che non potrà candidarsi poiché una legge iniqua, promulgata proprio per contrastarLa, non ammette candidati che abbiano (come Lei) familiari residenti all'estero (!!!). Un Capo quindi ed è importante risottolinearlo, non eleggibile che nonostante ciò genera un timore così ampio da temersi anche solo le Sue parole. Libera, infatti, avrebbe parlato, appoggiato candidati non di regime, rilasciato interviste, lanciato grida di libertà, spese parole di speranza, richiamato interesse per la sua terra così bella e così disperata.

La libertà è un "diritto alla vita" !
Come vivere, quindi, senza Libertà?

Allora diamoci da fare un po' noi. Lei non potrà farlo. Diamo voce a Aung San Suu Kyi, aiutiamoLa a sopravvivere. Parliamo di Lei e della Sua lotta agli amici, ai conoscenti. Raccontiamo gli avvenimenti. Facciamola vivere in attesa che anche la stupidità, la cattiveria, la cupidigia, si esauriscano. Facciamola esistere e sorridere accanto a noi.

Grazie a Voi tutti.

banzai43

venerdì 15 maggio 2009

della sofferenza


Quelli che si lamentano
di più,
sono quelli
che soffrono di meno.


(Tacito, Annali, II)

mercoledì 6 maggio 2009

a_caneinviaggio1Ciao a tutti, sono tornato giusto in tempo per ascoltare -direttamente in aeroporto- la grande notizia: il matrimonio del Presidente del Consiglio potrebbe sciogliersi. Superato lo sgomento mi son detto: OK. E’ già successo a tanti. Cosa c’è di speciale? Poteva succedere anche a Lui. Si vedrà.

L’indomani, invece, acceso il PC, sono passato a visitare alcuni blog-amici e, in questo: http://illupodeicieli.splinder.com ho trovato l’articolo che vi ripropongo perché, a mio giudizio, più interessante del gossip matrimoniale-divorzista. Eccolo:

Quello che segue è il testo della lettera che il CEO (gran capo) della Microsoft ha mandato ai suoi dipendenti per spiegargli perché “l’azienda”, per perseguire gli obiettivi di riduzione dei costi, li manda a casa.
Saranno contenti, ci faranno un quadretto e se la appenderanno nella camera da letto.
Il tipo non dimentica di sottolineare come altri tagli saranno fatti, se necessario.
Immagino che i baldi giovanotti coinvolti, figli di questa nostra epoca ed imbevuti di ideologia aziendale, abbiano in questo momento un po’ di stordimento e si stiano chiedendo dove hanno sbagliato.
Questo tipo di pratica non è una novità; ed è parte della filosofia manageriale americana. In questo, quei signori, hanno un certo stile e sono imbattibili.
Io con un azienda così (americana) ci ho lavorato nel passato, riconosco in quel tocco l’essenza pura del capitalismo a stelle e strisce. Ricordo un paio di episodi, una volta un direttore commerciale, che si presentò al mattino in ufficio, trovò la porta con la serratura cambiata ed una segretaria ad attenderlo con la borsa di plastica di un supermercato in cui c’era la sua roba personale.
Cazzi suoi direte voi, sarà stato uno di quelli che guadagnava tanto e non vale la pena di spenderci una lacrima. Vero.
Un’altra volta un concorrente di questi miei datori (americani pure loro- la Federal Express) dopo aver tentato per qualche anno di conquistare il mercato europeo con politiche di dumping, con “l’acquisto” delle migliori menti dei loro competitor, con paginate di pubblicità in cui venivano magnificati i servizi e la struttura, promesse mirabolanti etc.etc. decise, da un giorno all’altro, di chiudere baracca e burattini e riconsegnare le chiavi dei locali affittati per l’operazione fallita. Delle decine di unità operative ne rimase solo una a Milano.
In Italia furono coinvolte diverse centinaia di persone tra diretti ed indiretti. Una delle leggende metropolitane che giravano, all’epoca, era quella relativa alle riunioni con il personale che questi facevano per spiegare il perché. Durante i “meeting”, sembra, che producessero un grafico in cui mostravano quello che sarebbe stato l’impatto emotivo per ognuno dei dipendenti.
” Adesso siete qui perché incazzati, poi sarete qui perché rassegnati, poi qui in basso perché depressi” . A questo seguiva la solita pippa sulle sfide, sul fatto che un problema è una opportunità etc. etc.
Leggenda metropolitana? Mica tanto.
Ecco, sull’esempio credo che qui a Torino qualcuno si stia esercitando in inglese, tedesco ed italiano. Il tono delle lettere ho idea che non sarà diverso.

underconstruction


In January, in response to the global economic downturn, I announced our plan to adjust the company’s cost structure through spending reductions and job eliminations. Today, we are implementing the second phase of this plan.
This is difficult news to share. Because our success at Microsoft has always been the direct result of the talent, hard work, and commitment of our people, eliminating positions is hard.
Today’s action includes positions in the United States and in a number of countries around the world. In the U.S., affected employees will be notified directly by their managers today. In other countries, local leadership teams will provide more specific information about the impact to their organizations.
With this announcement, we are mostly but not all done with the planned 5,000 job eliminations by June 2010. We are moving quickly to reach this target in response to consistent feedback from our people and business groups that it’s important to make decisions and reduce uncertainty for employees as quickly as possible, and so that organizations can concentrate their efforts and resources on strategic objectives.
As we move forward, we will continue to closely monitor the impact of the economic downturn on the company and if necessary, take further actions on our cost structure including additional job eliminations.
For those of you directly affected by today’s announcement, I want to thank you for your contribution to Microsoft and assure you that we will continue to provide support as we did during the previous job eliminations.
And for everyone across the company, I want to reemphasize how much I appreciate the way you have pulled together to help the company respond to this difficult economic environment. There’s no doubt that these are very challenging times. But together, we are making the right choices to ensure that we will continue to deliver great products and position ourselves for strong future growth and profitability.
Thank you for your continued hard work, commitment, and focus.

Steve

sonomoltopreso

domenica 26 aprile 2009

al sole viaggiando

Cari amici,

per circa una settimana sarò al caldo sole di un Paese straniero, ma vi penserò. Ed a riprova vi auguro, sin d'ora, Buon "Primo Maggio" nella speranza che possiate passarlo serenamente come più vi piace.


vololibero


E perché non vi sentiate troppo soli ed abbandonati, eccovi il "Pensiero del giorno":


Un viaggio è, per effetto di magia, una nuova vita, con una sua nascita, una sua crescenza e una morte che ci è offerta nel bel mezzo dell'altra. Sappiate approffittarne.

Paul Morand, Le voyage

a_caneinviaggio1

A presto, banzai43

giovedì 23 aprile 2009

L'umido nulla










.....

L’umido nulla

     banzai43

Le ginocchia abbracciate.
Il primo sole alla spiaggia.
Riflusso e flusso
per segnare il tempo.

Guardare l’onda venire
far le piroette,
scindersi
in mille e mille stelle
scintillanti.

Assaporar della schiuma
il frizzante sapore,

impugnarla per trattenerla.
Invano.

Ereditare l’umido nulla
od il rifiuto che,
insidioso, il mare spinge
a riva.


martedì 21 aprile 2009

Pomo d'Adamo

alto-adige


Pomo d'Adamo

Protuberanza del collo maschile
provvidenzialmente fornito dalla natura
per tenere il cappio al posto giusto.

Ambrose Bierce


domenica 19 aprile 2009

Con la mente ed il corpo

casesullacollina26

...........Con la mente ed il corpo

          banzai43

Scende luce dall’alto
e l’orizzonte
innanzi a me
dilaga.

In fronte, a vista,
i merlettati tetti;
nella foschia, lontana,
altri palazzi.

Io fra le piante
a rimirar
le luci e l’ombre
delle vite altrui.

E mi preparo al volo.
A volar via
con la mente ed il corpo
ad altri lidi.

delle proprie catene


….

Tutto il mondo aspira alla libertà, e tuttavia ciascuna creatura è innamorata delle proprie catene. Tale è il primo paradosso e il velo inestricabile della nostra natura.

Sri Aurobindo
Filosofo e mistico indiano.
Dai suoi discepoli considerato
un avatar, un'incarnazione
dell'Assoluto