mercoledì 21 settembre 2022

 

Il post precedente, in questo blog, venne scritto e pubblicato durante il periodo giurassico, tanti e tanti anni or sono, ma rieccomi

Son certo capite … anzi sapete, che meno si scrive e meno vien voglia di farlo. E’ una fatica. Innanzi tutto s’ha da pensare, poi ordinare i pensieri (difficilissimo!), mettere un po’ di virgole e punti qua e là (i punti e virgola …, ma dove vanno i puti e virgola?). Insomma, per farla breve esprimere pensieri è una sudata continua, ma qualche volta anche il sudore è necessario.
Detto questo, da quel lontano 21 gennaio 2022 è successo di tutto:
  • La elezione del non proprio nuovo Presidente della Repubblica (usato sicuro)
  • La nascita di un nuovo Governo benvisto, anzi molto benvisto dall’Europa, guidato da Mario Draghi persona autorevole (ma per taluni anche un po’ troppo autoritario)
  • L’assalto russo all’Ucraina a conferma delle mire espansionistiche di Vladimir Putin teso a ricostruire l’influenza della deceduta Unione Sovietica anche con grande ferocia, se necessario
  • L’imprevista resistenza ucraina, che ancora non molla e che anzi si permette, addirittura, di impostare delle controffensive (peccato di lesa maestà), resistenza imprevista non solo dal nuovo zar. E’ pur vero, peraltro, che l’Ukraina è molto aiutata con denaro, armi e sostegni politici esterni, ma è altresì vero che distruzione, dolore, sofferenze e morti sono tutte cose sue
  • La caduta del Governo Draghi, mi sembra giusto: all’estero Draghi piaceva e piace più di Berlusconi, il Nostro resisteva alle pretese di Conte e Salvini che più volte rimbeccato, non lo poteva più sopportare. Ecco allora che “un due tre bin salabim” i tre moschettieri (... non da soli) lo mettono nel sacco mentre ancora lo lodano, pur se con riserva per aver preteso da loro che studiassero i dossier prima di esprimere la propria opinione, meglio se disinteressata, per il bene del Paese.
  • Una Campagna elettorale inconsueta, breve ed estiva, regolata da una legge elettorale dissennata che obbliga a raggruppamenti senza vocazione all’unione. Dove forze alleate non parlano la stessa lingua, dicono cose diverse e si danno pizzicotti che per un po’ lasciano il segno. Dove un Renzi s’affianca a Calenda accettandolo come “guida” (inconcepibile!) di uno pseudo polo che ancora non sappiamo se esisterà, forse pronto a dargli il ben servito non appena se ne presenterà l’occasione e dove molti ancora attendono che Gianni Letta dica qualche cosa di sinistra, finalmente
  • La Gran Bretagna che ha concesso l’estradizione di Julian Assange (co-fondatore di Wikileaks) verso gli Stati Uniti dopo averlo detenuto illegalmente per molto di più di quanto previsto da una sentenza quanto meno assai opinabile e contro il giudizio anche di strutture Internazionali a favore dei diritti dell’uomo
  • La morte della Regina Elisabetta II^ che nella vita ha sperimentato le distruzioni della seconda guerra mondiale, il tormento, negli ultimi decenni, di  plurime vicende familiari non edificanti ed il dolore per la scomparsa del Suo, certamente molto amato, marito Filippo.
  • Giorgia Meloni, leader dei Fratelli d’Italia che attende assai speranzosa che gli exit-poll non siano campati in aria e che il Presidente della Repubblica Le conferisca l’incarico di formare il nuovo Governo (con Salvini, Berlusconi e chi altri?) che, se così sarà, speriamo possa reggere alle spese previste da Salvini, l’aumento delle pensioni promesse dal Cavalier Berlusconi e le prebende a cascata che ogni Governo al suo esordio non riesce a non distribuire
E per il momento, stanco morto come mi sento, non scrivo altro benché molte altre cose, nazionali ed internazionali, siano accadute dallo scorso Gennaio ad ora. Basti pensare al sostegno a Putin da parte di Xi Jin Pin, dal viaggio di Nancy Pelosi a Taiwan, di quello del Papa a Samarcanda, del prezzo di gas ed elettricità ora alle stelle, del mercato di Amsterdam, al …. No. Basta. È bene che smetta. Ho la mano destra rattrappita e temo lo stacco di indice e pollice, ma non posso chiudere senza ricordarvi la cosa più importante.
Giovani o anziani che siate, poveri o benestanti, ANDATE A VOTARE. E’ Vostro dovere e diritto farlo. Mi rendo conto come, in particolare quest’anno sia difficile,  ma è necessario, molto necessario (Mussolini, probabilmente, avrebbe detto "categorico").
Dite la Vostra, provate ad orientare il Paese come più v’aggrada.
Vi chiedo solo di pensarci un momento. Non guardate solamente al domani, spingete un poco lo sguardo più in là, qualche anno più in là, quando i Vostri nipoti avranno finito la scuola, quando i Vostri figli saranno alla ricerca di un lavoro, quando Voi (ed io con Voi) più avremo bisogno di una sanità meno spendereccia, più simile all’eccellenza a sud come a nord, dove i politici siano statisti e non profittatori, dove la Giustizia sia più giusta, dove … dove … dove …
Il voto è dietro l’angolo. Non perdete la strada, non dimenticate la via. Se lo riterrete opportuno turatevi il naso, mette la maschera antigas, ma ANDATE A VOTARE, quanto meno per non perdere il diritto a dissentire quando il nuovo Governo proporrà cose che Voi non gradirete neppure un poco.

Votate con coscienza. Fatevi una passeggiata con la famiglia e votate tutti assieme.
Quanto al resto, un abbraccio e scusate la “sparata” così lunga. Prometto che in futuro (se avrò ancora la mano ed il cervello) sarò assai più breve.
 
Il Vostro amico
banzai43


domenica 27 febbraio 2011

della cultura


Gli uomini senza cultura hanno la sfortuna di non capire ciò che è difficile. D’altronde gli uomini di cultura spesso non capiscono ciò che è semplice, e questa è una sfortuna ben maggiore.

Franz Grillparzer

giovedì 24 febbraio 2011

Sommessamente ... parole

——Parole

——(banzai43)


Parole. Ho scritto … Parole.

Parole per te.

Parole infuocate, parole torbide,

parole pericolose, parole fresche,

parole di sabbia, d’erba odorosa e d’acqua. Parole.

-

T’ho vestita di parole.

T’ho lavata con parole.

T’ho asciugata e ninnata e

assicurata con parole. Parole …

Mie parole per te.


Parole. Ho scritto parole per te,

amor mio. Verdi, come

la prateria più verde,

musicali, balzane, flessibili, sinuose.

Parole vere, parole forti.


Parole. Ho scritto parole per te

e per me quando non ci sei, amor mio.

Ho costruito radici di parole,

punti fermi, àncore per noi,

di parole.


Ho scritto parole con l’animo.

Ho scritto parole con la mente,

con le mani, col coltello.

Parole! Parole! Parole!

Parole, quasi serie, per tutti gli atti

di questa strana commedia ch’è

————————————la vita.

sabato 19 febbraio 2011

sabato: massime in libertà

Seneca ci ricorda che …

Un delitto coronato dal successo viene chiamato virtù.

°°°

Molti fanno del male a qualcuno e poi, per giunta, lo odiano.

°°°

Chi decide qualcosa senza avere ascoltato tutte le versioni non si comporta in modo giusto anche se prende la decisione giusta.


sabato: massime in libertà

Seneca ci ricorda che …

Un delitto coronato dal successo viene chiamato virtù.

°°°

Molti fanno del male a qualcuno e poi, per giunta, lo odiano.

°°°

Chi decide qualcosa senza avere ascoltato tutte le versioni non si comporta in modo giusto anche se prende la decisione giusta.


venerdì 18 febbraio 2011

fede, ragione, dubbio

Se la ragione ci è stata offerta dal Cielo e lo stesso si può dire della fede, allora il Cielo ci ha presentato due doni incompatibili e contradditori.

Denis Diderot
(progetto grafico banzai43)

giovedì 17 febbraio 2011

delle relazioni clientelari: allora ... ora


da "Gaio Mario"
di
Giuseppe Antonelli


….. Per gente libera, che cioè non era stata emancipata dalla schiavitù, in tarda età repubblicana (circa 150 – 100 a.C.), la clientela indicava un rapporto di solidarietà più che di dipendenza. Nei confronti del patrono il cliente, di solito, mostrava un rispetto che sfiorava la devozione e una lealtà senza tentennamenti o esitazioni. gli riservava il suo voto se quello ambiva ad essere eletto a una carica governativa e magari accondiscendeva perfino ad arruolarsi nella legione se gli chiedava di dargli una mano nelle sue spedizioni militari. Da parte sua il patrono ricambiava assicurando protezione agli interessi del cliente; per esempio soccorrendolo nella difesa in tribunale o favorendo l’assegnazione di un appalto pubblico.

La clientela è un istituto antichissimo, non soltanto italiano, e assume forme diverse nei diversi ambienti culturali. Nella nostra penisola, mano mano che scende al sud, travolge le regole generali di convivenza e diventa camorra, ‘ndrangheta, mafia. ………….