domenica 27 febbraio 2011

della cultura


Gli uomini senza cultura hanno la sfortuna di non capire ciò che è difficile. D’altronde gli uomini di cultura spesso non capiscono ciò che è semplice, e questa è una sfortuna ben maggiore.

Franz Grillparzer

giovedì 24 febbraio 2011

Sommessamente ... parole

——Parole

——(banzai43)


Parole. Ho scritto … Parole.

Parole per te.

Parole infuocate, parole torbide,

parole pericolose, parole fresche,

parole di sabbia, d’erba odorosa e d’acqua. Parole.

-

T’ho vestita di parole.

T’ho lavata con parole.

T’ho asciugata e ninnata e

assicurata con parole. Parole …

Mie parole per te.


Parole. Ho scritto parole per te,

amor mio. Verdi, come

la prateria più verde,

musicali, balzane, flessibili, sinuose.

Parole vere, parole forti.


Parole. Ho scritto parole per te

e per me quando non ci sei, amor mio.

Ho costruito radici di parole,

punti fermi, àncore per noi,

di parole.


Ho scritto parole con l’animo.

Ho scritto parole con la mente,

con le mani, col coltello.

Parole! Parole! Parole!

Parole, quasi serie, per tutti gli atti

di questa strana commedia ch’è

————————————la vita.

sabato 19 febbraio 2011

sabato: massime in libertà

Seneca ci ricorda che …

Un delitto coronato dal successo viene chiamato virtù.

°°°

Molti fanno del male a qualcuno e poi, per giunta, lo odiano.

°°°

Chi decide qualcosa senza avere ascoltato tutte le versioni non si comporta in modo giusto anche se prende la decisione giusta.


sabato: massime in libertà

Seneca ci ricorda che …

Un delitto coronato dal successo viene chiamato virtù.

°°°

Molti fanno del male a qualcuno e poi, per giunta, lo odiano.

°°°

Chi decide qualcosa senza avere ascoltato tutte le versioni non si comporta in modo giusto anche se prende la decisione giusta.


venerdì 18 febbraio 2011

fede, ragione, dubbio

Se la ragione ci è stata offerta dal Cielo e lo stesso si può dire della fede, allora il Cielo ci ha presentato due doni incompatibili e contradditori.

Denis Diderot
(progetto grafico banzai43)

giovedì 17 febbraio 2011

delle relazioni clientelari: allora ... ora


da "Gaio Mario"
di
Giuseppe Antonelli


….. Per gente libera, che cioè non era stata emancipata dalla schiavitù, in tarda età repubblicana (circa 150 – 100 a.C.), la clientela indicava un rapporto di solidarietà più che di dipendenza. Nei confronti del patrono il cliente, di solito, mostrava un rispetto che sfiorava la devozione e una lealtà senza tentennamenti o esitazioni. gli riservava il suo voto se quello ambiva ad essere eletto a una carica governativa e magari accondiscendeva perfino ad arruolarsi nella legione se gli chiedava di dargli una mano nelle sue spedizioni militari. Da parte sua il patrono ricambiava assicurando protezione agli interessi del cliente; per esempio soccorrendolo nella difesa in tribunale o favorendo l’assegnazione di un appalto pubblico.

La clientela è un istituto antichissimo, non soltanto italiano, e assume forme diverse nei diversi ambienti culturali. Nella nostra penisola, mano mano che scende al sud, travolge le regole generali di convivenza e diventa camorra, ‘ndrangheta, mafia. ………….

martedì 15 febbraio 2011

della grandezza e dei tempi nostri


Tanto più in alto sta l’uomo, tanto più forti ritiene necessari i limiti che frenano il suo arbitrio.

Gustav Freytag

Il grand’uomo è colui che in mezzo alla folla mantiene, con perfetta dolcezza, l’indipendenza della solitudine.

Emerson

lunedì 14 febbraio 2011

di quelli attorno ai potenti

Forse anche di questi tempi ...

Chi dunque si fa attorno ai potenti? I ricchi, o gli adulatori che vogliono diventare ricchi, le donne perdute, i ministri infami dei piaceri segreti, i pazzi e i buffoni che distraggono la loro coscienza e i falsi profeti che l'ingannano.

Lamennais, 
Paroles d'un croyant

sabato 12 febbraio 2011

della virtù

Vi sono uomini che divora la sete dell'oro; altri che desiderano immense eredità; in quanto a me, fin che la terra non avrà avuto la mia spoglia mortale, limito la mia ambizione a piacere ai miei concittadini, a lodare quel che è degno di lode e a biasimare qual che è degno di biasimo.

Come l'arbusto nutrito dalla rugiada del cielo eleva nell'aria le sue cime verdeggianti; così la virtù si accresce coi giusti elogi del savio.

Pindaro

giovedì 10 febbraio 2011

dei politicanti, e non solo

A tutti gli amici propongo, questa sera, due massime di Aulo Flacco Persio discepolo, in Roma, dello stoico Anneo Cornuto e morto a soli 28 anni, nei pressi di Roma.


A molti piace essere mostrati a dito e sentire la gente dire: “E’ lui”.

Bisogna porre rimedio al male appena si manifesta.

mercoledì 9 febbraio 2011

della letteratura


Coloro che scrivono contro la vanità vogliono la gloria di scrivere bene, e i loro lettori la gloria di leggere bene, e io che scrivo queste righe ho lo stesso desiderio, e forse quelli che leggono le mie pagine anche.

Blaise Pascal

martedì 8 febbraio 2011

... a Giuseppina ...

NOTIZIE A GIUSEPPINA DOPO TANTI ANNI
Che speri, che ti riprometti, amica,
fin qua dove nel sole le burrasche
hanno una voce altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui a questa età che sai,
né giovane né vecchio, attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri e n’esci illesa.
Tutto l’altro che deve essere è ancora,
il fiume scorre, la campagna varia,
grandina, spiove, qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente dal lungo sonno avventuroso.
—–Mario Luzi da “Onore del vero”,

lunedì 7 febbraio 2011

dell'età e della saggezza



La saggezza non si conquista con l'età, ma con l'intelligenza. L'età è solo un condimento della saggezza, mentre la saggezza è l'alimento essenziale dell'età.

Plauto

venerdì 4 febbraio 2011

della rivoluzione


Non dite mai prima le Vostre risoluzioni; ma quando il dado è tratto, giocatelo in modo da vincere la partita che giocate.

SELDEN, Table-Talk

Le rivoluzioni non si fanno con l’acqua di rosa.

LYTTON, Parisians

Nelle rivoluzioni ci sono due generi di persone:

quelle che le fanno e quelle che ne approfittano.

NAPOLEONE, Pensées

giovedì 3 febbraio 2011

Canzone

Chi la storia d’amore puo’ raccontare

Di meta’ delle sue pene si libera.

La sua nave vira alla tempesta:

La nuvola solitaria è illuminata.

Sfugge l’amore alla vista

Come sotto il calice la corrente piu’ profonda,

Quella silenziosa, che non ha voce

per dire il suo incessante lavorio.

Rassegnati, cuore mio, il tuo destino e’ segnato:

Sento profondo il suo segno,

Ma questo mio dolore durera’

Solo finche’ tu sei spezzato.

JOANNA BAILLIE
(1762, Bothwell – 1851, London)

mercoledì 2 febbraio 2011

dell'uomo, della decadenza e del progresso


Quanto è difficile quando tutto decade

non decadere anche noi!

Antonio Machado


L’uomo ragionevole si adatta al mondo;

l’uomo irragionevole insiste nel cercare di adattare il mondo a sé

Quindi tutto il progresso dipende dall’uomo irragionevole.

George Bernard Shaw