da "Gaio Mario"
di Giuseppe Antonelli
….. Per gente libera, che cioè non era stata emancipata dalla schiavitù, in tarda età repubblicana (circa 150 – 100 a.C.), la clientela indicava un rapporto di solidarietà più che di dipendenza. Nei confronti del patrono il cliente, di solito, mostrava un rispetto che sfiorava la devozione e una lealtà senza tentennamenti o esitazioni. gli riservava il suo voto se quello ambiva ad essere eletto a una carica governativa e magari accondiscendeva perfino ad arruolarsi nella legione se gli chiedava di dargli una mano nelle sue spedizioni militari. Da parte sua il patrono ricambiava assicurando protezione agli interessi del cliente; per esempio soccorrendolo nella difesa in tribunale o favorendo l’assegnazione di un appalto pubblico.
La clientela è un istituto antichissimo, non soltanto italiano, e assume forme diverse nei diversi ambienti culturali. Nella nostra penisola, mano mano che scende al sud, travolge le regole generali di convivenza e diventa camorra, ‘ndrangheta, mafia. ………….
1 commento:
buon w-end
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