mercoledì 27 maggio 2009

la fortuna e l'amore


L’amore e la fortuna ignorano la morale: sono due complici fatti per intendersi.

Etienne Rey,La chance

domenica 24 maggio 2009

...dell'essere liberi



Essere liberi

è meglio
che
essere ricchi.


Cneo Nevio (275 a.C. - 201 a.C.)
Romano. Famoso autore di Commedie e di Tragedie per l'originalità del suo lessico e per la solennità dei suoi versi. Di origine plebea militò nell'esercito romano durante la prima guerra punica.


sabato 23 maggio 2009

Il rito si rinnova


Oltre la laguna

il mare.

Qui la quiete là

l’acqua perigliosa.


Aria fina dall’acqua

smorza

il raggio bruciante del

tardo mattino.


Teste emergenti

forti corpi in campo

drappeggi colorati

tutt’attorno.


E si rinnova il rito.

L’abbronzatura è sovrana,

il tempo passa

e ‘l nuovo giorno avanza.

    banzai43

giovedì 21 maggio 2009

Abuso su minori


dall' IRISH INDEPENDENT (Irlanda)

segnalo e non commento. Si commenta da sé.
http://www.independent.ie

Irlanda, un rapporto denuncia gli abusi sessuali negli istituti cattolici

Dopo nove anni di lavoro la commissione Ryan ha pubblicato un rapporto che rivela sessant'anni di abusi sessuali e psicologici sui bambini negli istituti cattolici del paese. Secondo il rapporto, il governo era a conoscenza dei traumi sessuali, fisici e psicologici inflitti ai bambini dalle suore e dai preti all'interno degli istituti cattolici, ma non hanno fatto niente per fermare gli abusi. Circa 35mila bambini sono stati vittime delle violenze all'interno dei riformatori e delle scuole industriali fino agli inizi degli anni 90. Molti di loro hanno criticato il rapporto perché non ha rivelato i nomi dei colpevoli.

pescegrande ...


martedì 19 maggio 2009

Le valigie di Jorgito

Yoani Sànchez
E' una giornalista cubana.
Per sopravvivere traduce e
fa la guida turistica.
Nel 2007 ha aperto il blog
"Generation Y".
In esso parla della vita
quotidiana a Cuba.

Le valigie di Jorgito

da Internazionale n. 739, 30.4.2009

Il terzo giorno Jorgito ha cominciato a notare le tensioni e i problemi Internazionale 793, 30 aprile 2009 "Yordanka, è arrivato tuo fratello da Miami!", abbiamo sentito gridare domenica mattina. L'intera famiglia si è fatta dieci piani a piedi perché l'ascensore è fuori uso da sei mesi. Ma c'erano davvero buoni motivi per fare tutte quelle scale: Jorgito, che ha lasciato il paese tre anni fa, era tornato per la sua prima visita dall'altro lato dell'oceano. Nelle sue valigie c'erano maglioni dai colori appariscenti per i cugini, una pomata contro i dolori muscolari per il padre e alcune riviste con articoli su artisti famosi per la presidente del comitato di difesa della rivoluzione. Jorgito, però, non ha potuto portare più di un piccolo regalo per ogni parente. La sera in cui li ha distribuiti ha capito che la sua famiglia era insaziabile e che avrebbe dovuto impegnarsi molto di più per soddisfare le loro future richieste. Il terzo giorno Jorgito ha cominciato a notare le tensioni e i problemi. Per colazione la madre gli teneva da parte l'unico pezzo di burro mentre gli altri fratelli dovevano accontentarsi del pane. Quasi tutti gli amici del quartiere che incontrava gli raccontavano dei loro piani per emigrare, e scoppiavano a ridere quando lui gli chiedeva perché non cercavano di cambiare le cose qui. Dopo aver fumato l'ultima sigaretta della sua marca preferita (che si era portato da Miami), ha capito che non sarebbe riuscito a rimanere le due settimane previste. La rassegnazione e le privazioni materiali che segnavano la vita dei suoi familiari erano diventate insopportabili. Una mattina è andato all'aeroporto, portando solo una piccola borsa. Ha detto ai familiari che non sa quando si rivedranno. Purtroppo, per motivi di lavoro, è difficile che riesca a tornare presto.

olivetti

domenica 17 maggio 2009


Cerca di vincere i tuoi nemici
con la persuasione,
non con la forza.
Biante di Priene

sabato 16 maggio 2009

Una volta ancora


Una volta ancora

Pochi giorni or sono, nell'anno in cui una ingiusta sentenza stava per esaurire la propria ferocia, frutto d'una condanna che, da anni, la costringe ai "domiciliari", Aung San Suu Kyi è stata nuovamente incarcerata. Quale che sia, la motivazione "ufficiale" del nuovo arresto non conta. La Giunta militare di governo, al potere nel Myanmar, ha mostrato, una volta ancora, la propria paura, un vero terrore per le prossime elezioni ormai alle porte.

Aung San Suu Kyi è il Capo dell'opposizione. Un Capo che non potrà candidarsi poiché una legge iniqua, promulgata proprio per contrastarLa, non ammette candidati che abbiano (come Lei) familiari residenti all'estero (!!!). Un Capo quindi ed è importante risottolinearlo, non eleggibile che nonostante ciò genera un timore così ampio da temersi anche solo le Sue parole. Libera, infatti, avrebbe parlato, appoggiato candidati non di regime, rilasciato interviste, lanciato grida di libertà, spese parole di speranza, richiamato interesse per la sua terra così bella e così disperata.

La libertà è un "diritto alla vita" !
Come vivere, quindi, senza Libertà?

Allora diamoci da fare un po' noi. Lei non potrà farlo. Diamo voce a Aung San Suu Kyi, aiutiamoLa a sopravvivere. Parliamo di Lei e della Sua lotta agli amici, ai conoscenti. Raccontiamo gli avvenimenti. Facciamola vivere in attesa che anche la stupidità, la cattiveria, la cupidigia, si esauriscano. Facciamola esistere e sorridere accanto a noi.

Grazie a Voi tutti.

banzai43

venerdì 15 maggio 2009

della sofferenza


Quelli che si lamentano
di più,
sono quelli
che soffrono di meno.


(Tacito, Annali, II)

mercoledì 6 maggio 2009

a_caneinviaggio1Ciao a tutti, sono tornato giusto in tempo per ascoltare -direttamente in aeroporto- la grande notizia: il matrimonio del Presidente del Consiglio potrebbe sciogliersi. Superato lo sgomento mi son detto: OK. E’ già successo a tanti. Cosa c’è di speciale? Poteva succedere anche a Lui. Si vedrà.

L’indomani, invece, acceso il PC, sono passato a visitare alcuni blog-amici e, in questo: http://illupodeicieli.splinder.com ho trovato l’articolo che vi ripropongo perché, a mio giudizio, più interessante del gossip matrimoniale-divorzista. Eccolo:

Quello che segue è il testo della lettera che il CEO (gran capo) della Microsoft ha mandato ai suoi dipendenti per spiegargli perché “l’azienda”, per perseguire gli obiettivi di riduzione dei costi, li manda a casa.
Saranno contenti, ci faranno un quadretto e se la appenderanno nella camera da letto.
Il tipo non dimentica di sottolineare come altri tagli saranno fatti, se necessario.
Immagino che i baldi giovanotti coinvolti, figli di questa nostra epoca ed imbevuti di ideologia aziendale, abbiano in questo momento un po’ di stordimento e si stiano chiedendo dove hanno sbagliato.
Questo tipo di pratica non è una novità; ed è parte della filosofia manageriale americana. In questo, quei signori, hanno un certo stile e sono imbattibili.
Io con un azienda così (americana) ci ho lavorato nel passato, riconosco in quel tocco l’essenza pura del capitalismo a stelle e strisce. Ricordo un paio di episodi, una volta un direttore commerciale, che si presentò al mattino in ufficio, trovò la porta con la serratura cambiata ed una segretaria ad attenderlo con la borsa di plastica di un supermercato in cui c’era la sua roba personale.
Cazzi suoi direte voi, sarà stato uno di quelli che guadagnava tanto e non vale la pena di spenderci una lacrima. Vero.
Un’altra volta un concorrente di questi miei datori (americani pure loro- la Federal Express) dopo aver tentato per qualche anno di conquistare il mercato europeo con politiche di dumping, con “l’acquisto” delle migliori menti dei loro competitor, con paginate di pubblicità in cui venivano magnificati i servizi e la struttura, promesse mirabolanti etc.etc. decise, da un giorno all’altro, di chiudere baracca e burattini e riconsegnare le chiavi dei locali affittati per l’operazione fallita. Delle decine di unità operative ne rimase solo una a Milano.
In Italia furono coinvolte diverse centinaia di persone tra diretti ed indiretti. Una delle leggende metropolitane che giravano, all’epoca, era quella relativa alle riunioni con il personale che questi facevano per spiegare il perché. Durante i “meeting”, sembra, che producessero un grafico in cui mostravano quello che sarebbe stato l’impatto emotivo per ognuno dei dipendenti.
” Adesso siete qui perché incazzati, poi sarete qui perché rassegnati, poi qui in basso perché depressi” . A questo seguiva la solita pippa sulle sfide, sul fatto che un problema è una opportunità etc. etc.
Leggenda metropolitana? Mica tanto.
Ecco, sull’esempio credo che qui a Torino qualcuno si stia esercitando in inglese, tedesco ed italiano. Il tono delle lettere ho idea che non sarà diverso.

underconstruction


In January, in response to the global economic downturn, I announced our plan to adjust the company’s cost structure through spending reductions and job eliminations. Today, we are implementing the second phase of this plan.
This is difficult news to share. Because our success at Microsoft has always been the direct result of the talent, hard work, and commitment of our people, eliminating positions is hard.
Today’s action includes positions in the United States and in a number of countries around the world. In the U.S., affected employees will be notified directly by their managers today. In other countries, local leadership teams will provide more specific information about the impact to their organizations.
With this announcement, we are mostly but not all done with the planned 5,000 job eliminations by June 2010. We are moving quickly to reach this target in response to consistent feedback from our people and business groups that it’s important to make decisions and reduce uncertainty for employees as quickly as possible, and so that organizations can concentrate their efforts and resources on strategic objectives.
As we move forward, we will continue to closely monitor the impact of the economic downturn on the company and if necessary, take further actions on our cost structure including additional job eliminations.
For those of you directly affected by today’s announcement, I want to thank you for your contribution to Microsoft and assure you that we will continue to provide support as we did during the previous job eliminations.
And for everyone across the company, I want to reemphasize how much I appreciate the way you have pulled together to help the company respond to this difficult economic environment. There’s no doubt that these are very challenging times. But together, we are making the right choices to ensure that we will continue to deliver great products and position ourselves for strong future growth and profitability.
Thank you for your continued hard work, commitment, and focus.

Steve

sonomoltopreso