sabato 16 maggio 2009

Una volta ancora


Una volta ancora

Pochi giorni or sono, nell'anno in cui una ingiusta sentenza stava per esaurire la propria ferocia, frutto d'una condanna che, da anni, la costringe ai "domiciliari", Aung San Suu Kyi è stata nuovamente incarcerata. Quale che sia, la motivazione "ufficiale" del nuovo arresto non conta. La Giunta militare di governo, al potere nel Myanmar, ha mostrato, una volta ancora, la propria paura, un vero terrore per le prossime elezioni ormai alle porte.

Aung San Suu Kyi è il Capo dell'opposizione. Un Capo che non potrà candidarsi poiché una legge iniqua, promulgata proprio per contrastarLa, non ammette candidati che abbiano (come Lei) familiari residenti all'estero (!!!). Un Capo quindi ed è importante risottolinearlo, non eleggibile che nonostante ciò genera un timore così ampio da temersi anche solo le Sue parole. Libera, infatti, avrebbe parlato, appoggiato candidati non di regime, rilasciato interviste, lanciato grida di libertà, spese parole di speranza, richiamato interesse per la sua terra così bella e così disperata.

La libertà è un "diritto alla vita" !
Come vivere, quindi, senza Libertà?

Allora diamoci da fare un po' noi. Lei non potrà farlo. Diamo voce a Aung San Suu Kyi, aiutiamoLa a sopravvivere. Parliamo di Lei e della Sua lotta agli amici, ai conoscenti. Raccontiamo gli avvenimenti. Facciamola vivere in attesa che anche la stupidità, la cattiveria, la cupidigia, si esauriscano. Facciamola esistere e sorridere accanto a noi.

Grazie a Voi tutti.

banzai43

1 commento:

Gabry ha detto...

Anche il solo parlarne, a volte riscuote un successo inaspettato perchè dare eco e risonanza a determinati eventi ha il potere di fare acquisizione d'interesse coinvolgendo nuove menti, possibilmente colte e aperte sperando che la diplomazia mondiale poi riesca a fare qualcosa, presso il suo governo, per salvare dalla prigione dura San Suu Kyi.

Bentornato Banzai !!!