Un giudice ha imposto a FIAT la riassunzione di tre operai rei, a detta di questa, di sabotaggio di una linea di montaggio. Vero, non vero, chissà. Certamente qualcosa è accaduto. Alla lettura del quotidiani è seguito un mio ricordo letterario che vi offro con gioia a dimostrazione che, nel tempo, i sentimenti verso “la fabbrica” son certamente mutati.
“… La fabbrica diventava per me, come per lui, un essere gigantesco che ci strappava da ogni altra preoccupazione, che ci teneva perennemente accesa la fantasia e saldi i nervi, e si faceva amare; – angolo di vita vertiginosa, da cui eravamo soggiogati, mentre credevamo di esserne i dominatori.”
Sibilla Aleramo – UNA DONNA
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