Chi la storia d’amore puo’ raccontare
Di meta’ delle sue pene si libera.
La sua nave vira alla tempesta:
La nuvola solitaria è illuminata.
Sfugge l’amore alla vista
Come sotto il calice la corrente piu’ profonda,
Quella silenziosa, che non ha voce
per dire il suo incessante lavorio.
Rassegnati, cuore mio, il tuo destino e’ segnato:
Sento profondo il suo segno,
Ma questo mio dolore durera’
Solo finche’ tu sei spezzato.
JOANNA BAILLIE
(1762, Bothwell – 1851, London)
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