La crisi economica mondiale è stata pagata dai lavoratori e solo da essi, due volte o forse tre.
Sono scomparsi i loro risparmi, variamente investiti. Hanno perso posti di lavoro. Sono stati ancor più impoveriti dall’innalzamento (diretto ed indiretto) di imposte e di tasse il cui gettito, ad iniziativa dei Governi, è servito a tamponare la voragine generata dagli effetti della commercializzazione di titoli spazzatura ed altre diavolerie del genere scientemente generata e gestita dal sistema finanziario internazionale.
Le misure prese dopo lo scoppio della crisi, anche le più recenti a livello UE, non saneranno un accidenti. Basta leggerle con un minimo d’attenzione e poche nozioni di ragioneria. I responsabili non hanno pagato e continueranno a non pagare. Gran parte di essi sono già riposizionati e fra un po’ faranno nuovi danni altrove.
Le banche, che poco rafforzeranno i loro patrimonii, potranno continuare a comperare, con denari non loro, ma dei depositanti ovvero nostri, “carta” di dubbia qualità.
A fronte di profitti, scritturali (quindi ancora da concretizzarsi realmente) gli Istituti di credito elargiranno, ai manager, nuovi bonus schifosamente alti. Le perdite, invece, queste si reali, saranno imposte al solito Pantalone: l’azionista, ma non quello di riferimento che, ben ”addentro”, avrà saputo interpretare i consigli, non velati, degli amici di sempre.
No. A pagare sarà il Pantalone solito (si mi ripeto): il piccolo azionista o sottoscrittore d’obbligazioni; l’operaio, l’impiegato, il pensionato e la vedova che intendono far fruttare, ma non perdere, i loro risparmi. Le persone, cioè, che entrano in banca con timore, fiducia e rispetto, fidandosi del Funzionario di banca. Anzi, confidando che quel Funzionario, che conoscono da anni, mai li tradirebbe.
Poveri illusi. Ricordiamoci sempre, per limitarci ai più recenti casi italiani, questi nomi: Parmalat, Cirio, Tango bond (prestito argentino).
Questo post nasce, come ex addetto ai lavori, dalla pochezza delle misure prese, da speranze di pulizia disattese, dalla frustrazione letta negli occhi di amici quasi rovinati. E non accetto il consiglio di chi mi dice di lasciar perdere perché “così va il mondo”. Per quello che serve mi ribello.
Ma questo è un motivo secondario. Quello primario è il ritrovamento di una frase che avevo annotato tempo addietro. La regalo a Voi, amici miei carissimi e cortesi lettori, come spunto di riflessione.
Buon inizio settimana.
banzai43
L’attuale creazione del denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto.
Maurice Allais