martedì 24 marzo 2009

elezioni e referendum


Elezioni e referendum

Nonostante da più parti si sia chiesto di abbinare il referendum alle prossime consultazioni elettorali, il Governo ha risposto in modo negativo.

Non dirò, come molti dicono, che vi sarà un enorme spreco di denaro (400 milioni di euro la cifra ricorrente). Tutto sommato, con due consultazioni al posto di una, qualcuno incasserà altri denari, farà spese aggiuntive e, così facendo, favorirà a modo suo, la ripresa. Non sono, pertanto, soldi sprecati. Forse avrebbero potuto essere spesi meglio, ma sprecati no.

Dirò, invece, dell’altro. Parlerò di politica.

Alle elezioni “normali” la gente va ai seggi in modo abbastanza massiccio. Quasi fosse una festa. Un momento di libero uscita. Marito, moglie e figli (si spesso anche loro) chiudono casa e vanno ad esprimere il loro voto.

Quando vi sono i referendum, invece e chissà perché, i cittadini preferiscono disertare. Chi a casa a vedere la partita od un film, chi al mare od ai monti chi … beh, dove gli pare. Ai seggi però NO! Ed il necessario quorum non è raggiunto.

Ergo, quale il ragionamento del politico sottile? Si lasci il referendum per conto suo. La gente farà come al solito. I numeri saranno pochi e, conseguentemente, il referendum cassato. Tutto bene, quindi. Secondo programma.

W l’Italia.

banzai43

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sei 'generoso' ma una perdita di cosi' tanto denaro non è poco.
Diciamo che i 'governanti' temono - come giustamente dici tu - una più massiccia presenza.
Ed hai ancora ragione nel sottolineare che la stragrande parte di cittadini vive il referendum come un di più quasi che il quesito che viene loro posto sia altro da loro.
Poca cultura politica.
sher