Dolce tormento
“No! No! Il sonno m’uccide: lasciach’io dorma!”
dice, gia’ mezzo assopita, la cara ragazza:
e dopo vacilla, e si rovescia tra le mie braccia.
Io ve la lascio: il dolce suo peso
ora sostengo tra le mie braccia:
tutta la cingo nel supo sopore:
e conto ogni battito che batte il suo cuore.
Albeggia, alla fine! Oh che profondo
1sospiro; e dopo la bacio:
e’ terminato il mio lungo muto tormento:
ed ora, mia cara, mi spetta il compenso.
Ferencz Kazincky
(1759, Ersemlyen - 1831, Szephalom)
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