lunedì 8 febbraio 2010

Dolce tormento


Dolce tormento

“No! No! Il sonno m’uccide: lascia

ch’io dorma!”

dice, gia’ mezzo assopita, la cara ragazza:

e dopo vacilla, e si rovescia tra le mie braccia.

Io ve la lascio: il dolce suo peso

ora sostengo tra le mie braccia:

tutta la cingo nel supo sopore:

e conto ogni battito che batte il suo cuore.

Albeggia, alla fine! Oh che profondo

1sospiro; e dopo la bacio:

e’ terminato il mio lungo muto tormento:

ed ora, mia cara, mi spetta il compenso.

Ferencz Kazincky

(1759, Ersemlyen - 1831, Szephalom)

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