Che dire? Che le Nazioni hanno i politici, ma anche gli imprenditori che si meritano?
Giuro. Non ne posso più. Lasciateci in pace
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da Libero-news.it
dell’11.3.2010
La “cricca” di Angelo Balducci, Mauro Della Giovampaola e Fabio De Santis avevano a disposizione 350 escort, che gli imprenditori “amici” offrivano loro come “compenso” per gli appalti ottenuti. Secondo quanto sta emergendo dall’inchiesta sugli appalti del G8 della Maddalena, la “cricca” aveva a disposizione queste centinaia di escort, sparse in ogni posto d’Italia.
Le escort venivano contattate via Internet, oppure reclutate negli ambienti della Roma bene, e poi offerte ai principali funzionari pubblici arrestati nell’ambito dell’inchiesta. Solo Balducci non usufruiva dei “favori” delle escort, ma di quelli degli uomini, soprattutto di colore, che gli erano offerti da un corista del Vaticano. Quando la storia venne allo scoperto, il corista fu allontanato.
Le escort erano soprattutto italiane, ma anche russe, centroamericane, cubane e brasiliane: il tariffario preciso oscillava tra i 500 ei 700 euro a incontro. Ma in alcuni casi si è arrivato anche a cifre superiori: l’ingaggio di due escort russe a Venezia costò a Diego Anemone 5 mila euro. Le due ragazze erano “destinate” a De Santis e Della Giovampaola, che erano arrivati a Venezia per il Festival del Cinema.
Gli incontri erano organizzati via sms (“Due zoccole per Venezia si rimediano”) e telefonicamente. Si discute sulla qualità delle lucciole – “Aho, quella è ‘na robetta da tangenziale”, ma anche: “Una è una topa da paura… C’avrà 22-23 anni… è una russa… occhi azzurri, capelli biondi. Una non è la Schiffer però è una che col cavolo… cioè hai capito… Poi parlano poco perché comunque son russe sono sono…. non sono tipe che sbroccano e fanno casino” – che soprattutto non devono dare nell’occhio: “Mi raccomando, vestite normali”. Rossetti chiede con precisione: “Ok, calcola che a me ne servono due… Io le faccio dormire al Gran Palace di Venezia, costa 1.500 euro al giorno solo la stanza poi in più si beccano 1.500 cadauno”.
A pagare le ragazze era soprattutto Diego Anemone, ma non solo. Le squillo, infatti, venivano infatti assoldate anche da altri imprenditori vicinissimi a Balducci. Al filone delle escort si è giunti attraversi De Santis: secondo le intercettazioni, il funzionario avrebbe avuto incontri con almeno 150 ragazze. Proprio De Santis è stato al centro di un incontro piccante, che viene ricostruito da una telefonata. L’imprenditore Guido Ballari gli aveva organizzato un incontro “a luci rosse” in un appartamento romano. L’indomani i due si sentirono telefonicamente e commentarono divertiti quanto successo. Ad un certo punto Ballari rivelò a De Santis che erano «statifortunati»: «Fabio, cinque minuti dopo che sei uscito da quella casa è rientrato il marito». La donna infatti si prostituiva all’insaputa del coniuge. Le squillo di lusso venivano portate ovunque: ai ricevimenti, alle serate ufficiali, alle inaugurazioni e ai sopralluoghi dei lavori del G8 tra Sardegna, Lazio e Toscana.
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